FrançaisEnglishDeutschEspañol

Il 18 agosto 2020, Draghi, l’ex scagnozzo di Goldman Sachs, ha dichiarato in una messa mondialista a Rimini: “Alla distruzione del capitale fisico che caratterizzò l’evento bellico, molti accostano oggi il timore di una distruzione del capitale umano di proporzioni senza precedenti dagli anni del conflitto mondiale“. Questo cinque mesi dopo l’annuncio del contenimento generalizzato da parte del contorsionista inquilino precario al Palazzo Chigi, Conte, nel quadro di “una crisi senza precedenti” …

Il 27 marzo 2022, cioè un mese dopo l’inizio dell’intervento militare russo in Ucraina, programmato dalle manipolazioni del Pentagono, Christine Lagarde, la miserabile ignorante tirapiedi di Washington, delinquente in sarto Chanel amnistiata appena condannata, promossa presidente della Banca Centrale Europea, avvertiva che : “La guerra dovrebbe avere un impatto considerevole sull’economia mondiale, e in particolare sull’economia europea a causa della prossimità dell’Europa e della Russia e della dipendenza dal gas e dal petrolio russo. Questo dovrebbe ridurre la crescita dell’Eurozona e spingere al rialzo l’inflazione nel breve termine attraverso l’aumento dei prezzi dell’energia e delle merci, avere effetti sulla fiducia e disturbare gli scambi internazionali…”

Il 27 maggio 2022, al termine del forum annuale di Davos, Scholz, l’impotente aguzzino tedesco dell’Unione americana in Europa Brussellese, dettagliava un pacchetto di sanzioni “che saranno più dure e più profonde di qualsiasi altre imposte in precedenza a un paese delle dimensioni della Russia… Tuttavia, questa ristrutturazione avrà effetti considerevoli sulle economie europee… Soprattutto perché la fase specifica della globalizzazione che abbiamo vissuto in Nord America e in Europa negli ultimi 30 anni – con una crescita affidabile, un alto livello di valore aggiunto e una bassa inflazione – sta giungendo al suo termine inevitabile… Sì, stiamo vivendo un momento cruciale. La storia è a un punto di svolta”.

Il 13 giugno 2022, in occasione dell’apertura del salone dell’armamento terrestre Eurosatory a Villepinte, Macron, il comico pacifista atlantista trafficante d’armi, confessava finalmente che eravamo “entrati in un’economia di guerra in cui credo ci organizzeremo durevolmente .


Qual è dunque questa guerra che gli Stati hanno dichiarato a un nemico invisibile, così imperiosamente necessaria da giustificare la distruzione in modo molto visibile di intere botteghe della sovrapproduzione mondiale generalizzata ?

Qual è dunque questa cosiddetta “altra” guerra che, appena iniziata, è immediatamente condannata a durare, nonostante il “l’impatto considerevole” che avrà “sull’economia mondiale, e in particolare sull’economia europea” ?

Quali sono dunque queste “sanzioni” che mirano apertamente a “ristrutturare considerevolmente le economie europee” ?

Qual è questa indispensabile “ristrutturazione” che impone di entrare “durevolmente” in “economia di guerra” ?

Per comprendere tutte le follie statal-terroristiche che esprimono la verità del tempo presente, siano sanitarie o militari, immigrazioniste, climatiche o LGBT-iste, religiose o gentagliste, occorre sempre tornare alla centralità di ciò che fa la totalita del divenire del mondo universalmente unificato nel progresso dell’alienazione mercantile. È l’implacabile legge della caduta del saggio di profitto –  l’inguaribile malattia auto-immune mortale del Capitale – e la demenziale saturazione dei mercati che ne deriva, le quali hanno reso necessario l’arresto dell’economia mondiale con un contenimento che costituiva certamente un atto di guerra del Capitale, ma contro se stesso, e ciò nella speranza di poter successivamente ri-partire, come fece dopo le sue due Carneficine mondiali del XX secolo…

È ovvio che lo spettacolo della merce, non potendo auto-designarsi come intrinsecamente patogeno per natura, è costretto a giustificare il suo colossale salasso economico con l’esistenza fantastica di un agente infettivo esterno devastante. La guerra in Ucraina è venuta poi sancire il fallimento della prima fase “virale” della guerra della bufala, la la sua incapacità di consentire

un vero riavvio della valorizzazione capitalista, e il necessario passaggio a una seconda fase di distruzione con il massiccio bombardamento economico dell’Europa con il pretesto delle sanzioni contro la Russia, quest’ultima ereditando qui del ruolo dello spauracchio precedentemente affidato al Coronavirus…

L’economia di guerra, è il momento di crisi della necessaria riconversione statalmente amministrata delle forze di produzione del Capitale in forze di distruzione : il momento in cui il Capitaledeve amputarsi per cercare di salvarsi… Tuttavia, questo annientamento, indispensabile a livello del mercato mondiale, non avviene indistintamente, ma nel quadro geo-politico dei rapporti di forza concorrenziali esistenti tra i diversi blocchi capitalisti tecnologicamente più avanzati nell’estorsione macchinica del plus-valóre prodotto dai soli proletari sfruttati.

La specificità dell’attuale guerra è che i suoi veri protagonisti, gli Stati Uniti e l’Europa, rimangono nascosti dietro il velo di un’alleanza geo-commerciale forzata che cela molto male il fatto che il vassallo europeo brussellato è costretto dal suo sovrano yankee ad auto-devastarsi e a respingere il suo alleato capitalista naturale russo, per impedire che un’Europa mercantile unificata e indipendente venga definitivamente a rimettere in discussione lo Zio Sam e la fittizia egemonia del dollaro magico sul pianeta-merce in decomposizione.

La realtà non mente mai e, per capire quali sono i conflitti realmente in atto, bisogna saperla ascoltare… Gli Stati Uniti vogliono a tutti i costi separare alte tecnologie d’Europa dalle vaste riserve energetiche della Russia, resspingendo quest’ultima negli spazi asiatici di un capitalismo ancora massicciamente arretrato

Il capitale è entrato in una crisi mortale, ma vuole credersi eterno e cerca freneticamente di riconfigurarsi. La seconda fase mitologica della guerra Coronavi-Russa, escluendo l’Europa da una parte essenziale del suo approvvigionamento di idrocarburi, accelererà il delirio ecologico-transizionale energetico obligatorio, ultima speranza capitalista decrescente di una progressione ritrovata, tanto poco “pulita” quanto totalmente chimerica

I tempi a venire saranno quindi decisivi e la sacra unione dei racket politico-sindacali che operano per nascondere sia le perfidie dell’impostura statale sia il vulcano ardente dell’astensionismo crescente delle rabbie proletarie, finirà ovviamente per disintegrarsi nel ritorno incendiario e comunardo del proletariato refrattario d’Europa…

Per la classe capitalista europea, il dilemma è ora il seguente : consumare la sua sottomissione all’America fino in fondo completando la sua auto-distruzione e assumendo la guerra sociale che genererà immancabilmente ; oppure rescindere la sua alleanza atlantica e sostituirla con un’unione continentale con la Russia, cioè sostenere il conflitto aperto con gli Stati Uniti…

E questa stessa guerra sociale che anche quest’ultimo inevitabilmente genererà…

Da parte loro, gli uomini di Vero Godimento non avranno dilemmi. Sanno che c’è una solo cammino per l’emancipazione di ogni sfruttamento e di ogni alienazione: La Guerra di Classe mondiale contro tutti gli Stati del pianeta-merce!


Per porre fine definitivamente al ciclo infernale delle guerre dell’Avere… Che viva la guerra dell’Essere verso la COMUNE UNIVERSALE PER UN MONDO SENZA DENARO, SENZA SALARIATO NÉ STATO !

FrançaisEnglishDeutschEspañol